IL GM
Kotov suggerì, in posizioni complicate, di selezionare le
mosse candidate, cioè le mosse che sembrano giocabili e di fare una lista di
queste nella propria mente. Sarebbe invece un errore cominciare col calcolare
subito la prima mossa che sembra buona, in quanto facendo così una mossa più
forte potrebbe sfuggire. Una volta selezionate le mosse candidate, prima di
tutto bisogna calcolare le mosse forzanti (scacchi, catture, minacce), perché se
una di queste funziona abbiamo già finito il nostro lavoro, poi le altre mosse.
Successivamente, per scegliere la mossa da giocare, sarà necessario valutare la
posizione finale ottenuta giocando ognuna delle candidate.
Nella partita del diagramma (Praggnanandhaa-Sindarov, camp. mondiale
under 10, Halkidiki 2015) le candidate sono 22.Ad4 (minaccia matto), 22.Dc7
(attacca il pedone b7) e 22.c3 (attacca l’alfiere). Quest’ultima sembra
favorevole al nero, in quanto dopo 22…Ac5 sembra sia possibile scambiare gli
alfieri alleggerendo la posizione. La
partita continuò così: 22.c3 Ac5 e ora l’indiano prima eliminò un difensore
dell’alfiere nero con 23.Txd7! Txd7 e poi distolse il secondo con 24.f6! Dxf6
(24…gxf6?? 25.Axh6 matto). Dopo 25.Axc5+ Rg8 26.Ad4 Dg5 27.Dxg5 hxg5 28.b4 il
vantaggio del bianco era netto e vinse la partita e anche il torneo.
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